PROGETTO IN SVILUPPO
Una stanza d’ospedale in penombra, le persiane alle finestre quasi del tutto chiuse.
Anna è circondata da medici e infermieri che con estrema cautelale stanno rimuovendo un bendaggio dagli occhi. Ha subito un trapianto di cornee, e oggi per la prima volta le vengono tolte le medicazioni. Intorno a lei anche i medici e le infermiere sono trepidanti perché Anna non è una malata qualsiasi, Anna è una delle migliori infermiere d’urgenza dell’ospedale, competente, acuta, dai nervi saldi.
Ma nessuno dei casi trattati sino a quel momento l’ha preparata a diventare una paziente e Anna si sente come se si trovasse in una terra straniera, timorosa, indifesa. Anna apre con cautela gli occhi. Ombre, soltanto ombre. Che solo molto lentamente acquistano un minimo di nitidezza. I medici e gli infermieri in primo piano rimangono sagome indistinte, ma almeno riesce a intravvederli. Lo stesso vale per altre due figure sul fondo della stanza, che solo ora fanno un passo avanti e la chiamano per nome.
Sono suo marito Marco, e sua figlia Sara. Anna riconosce le forme dei corpi e dei volti, e stringe i suoi famigliari in un abbraccio commosso. Quando finalmente Anna torna a casa si concede di pensare come ad un incubo al periodo passato in cui gradualmente il buio la avvolgeva senza rimedio. Tutto è alle spalle, adesso può riprendere la sua vita normale, può dedicarsi a Marco, a Sara, che solo adesso si rende conto di aver trascurato troppo a lungo a causa della malattia.
Mentre però è ancora convalescente e i suoi occhi hanno ancora difficoltà a mettere a fuoco oggetti e persone attorno a lei, accade qualcosa di strano. La sua vista si altera, si deforma, compaiono dettagli strani che Anna non sa come interpretare. Il susseguirsi delle visioni la porta alla convinzione di vedere frammenti della vita del suo donatore e trovare a chi siano appartenute le sue cornee diventa per lei una priorità.
Nonostante Anna sia una donna pragmatica e nonostante tutti, compresa sua cognata che è psichiatra, le dicano che le alterazioni della vista dipendono dall’assestamento post trapianto, Anna sente che non è così ed inizia a cercare di sapere chi sia il donatore delle sue cornee. Sente che è lì la chiave del mistero che la sta facendo impazzire. Inizia così ad indagare e scopre che si tratta di Giulia, una poliziotta morta qualche settimana prima.
Anna dunque si concentra sulla vita di Giulia, trova il modo di entrare in contatto con il suo mondo e avvicina suo marito Luca. Ma il susseguirsi di visioni di Anna si ripercuote anche sulla sua vita familiare, che lei finisce per trascurare e perdere di vista, all’inseguimento di quella che è ormai diventata un’ossessione. Il rapporto con Marco entra apertamente in crisi, Sara sembra chiudersi a riccio e sfuggire aduna madre di cui percepisce la distanza. La crisi coniugale spinge Anna a lasciarsi coinvolgere da Luca, l’affascinante marito della poliziotta. Contemporaneamente inizia però anche a sospettare che l’incidente che ha causato la morte di Giulia, sia stato provocato…
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Scopre quindi dei legami tra Giulia e suo marito Marco… Anna ormai è convinta che la donna che le “sta parlando” attraverso un linguaggio soprannaturale voglia spingerla a trovare una verità diversa sulla sua morte. Cosa le vuole comunicare chi le si sta manifestando? E’ tutto frutto di suggestione? È solo adesso, sul filo di lana, che Anna capisce: deve aprire gli occhi su sua figlia Sara! È lei che è davvero esposta al pericolo, una minaccia che Giulia stava tentando di scongiurare e che ha causato la sua morte.
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