Sbarre è la prima docureality che entra realmente dentro una delle carceri più famose d’Italia: Rebibbia.
In ognuna delle otto puntate la storia di un ragazzo borderline incrocia il percorso e la vicenda umana di un carcerato: un confronto, drammatico ed emozionante, in cui i due binari del racconto si fondono alla ricerca di una riflessione positiva. Da qualche parte in Italia un giovane sta rischiando di finire male: problemi di droga, spaccio, violenza, furto. O semplicemente è cresciuto – suo malgrado – in un quartiere “a rischio”. E se incontrasse un suo ipotetico “futuro”? Una persona che non è riuscita ad evitare la “cattiva strada”? Quella persona, quell’uomo, adesso è dietro le “Sbarre”.
Narratore d’eccezione è il cantautore Fabrizio Moro, già vincitore di numerosi premi con la canzone “Pensa” dedicato al ricordo di Falcone e Borsellino. L’obiettivo del programma è quello di interessare il pubblico a due realtà, quella del mondo giovanile e quella della situazione carceraria. Due prospettive di racconto della nostra società spesso trascurate, viste questa volta come narrazione in soggettiva di due “protagonisti”.
Il ritmo incalzante, le suggestioni visive a enfatizzare i momenti cruciali delle storie, la forte base emozionale dei racconti forniscono a Sbarre una narrazione forte, intensa con un finale che è anche speranza in un futuro migliore. Un racconto che è osservatorio privilegiato sul disagio giovanile e sulla realtà carceraria italiana.
Il carcere viene visto in un modo nuovo, raccontato da chi lo sta vivendo da ormai tanto tempo e da chi non vorrebbe viverlo affatto.
Il racconto televisivo vede prima il ragazzo accompagnare il telespettatore nella sua vita e alle soglie del carcere. Una volta entrato, il testimone di questa staffetta “di vita” passa nelle mani del carcerato. E’ lui a mostrare la sua vita: dove dorme, dove mangia, i suoi “amici”… ma anche le sue paure, le sue recriminazioni, il suo passato.
E alla fine di ogni puntata Fabrizio Moro raccoglie le impressioni a caldo del ragazzo appena uscito dal carcere e dedica a lui e alla storia che ha ascoltato una canzone unpuggled che racchiude nel testo il senso dell’incontro appena avvenuto.
Il Programma vanta la collaborazione dell’Amministrazione Penitenziaria di Rebibbia.
Organizzazione generale: Alessandro Cioffi, Massimo Modica
Fotografia: Manuel Incagnoli
Montaggio: Giacomo Boschetti