Dream Team

Jesi. Al club scherma “Sul tetto del mondo” Valentina Vezzali osserva avida di conoscenza Giovanna Trillini. Si danno il cambio sulla pedana per gli allenamenti. Occhi negli occhi, oltre la maschera.

 

Valentina e Giovanna sono concittadine. Giovanna è di quattro anni più grande e rappresenta per Valentina lo stimolo a fare meglio, per batterla ed essere la migliore. Sono piccolissime, non hanno ancora vinto nulla ma hanno incrociato così tante volte le lame che già si conoscono meglio dei loro rispettivi genitori. La loro rivalità e il loro destino sono già segnati.

 

Se Valentina non avesse guardato e ammirato così tanto Giovanna probabilmente sarebbe stata Giovanna ad essere la più grande schermitrice del mondo. Ma Valentina il successo ce l’ha nel DNA e nell’arco di dieci anni diventa l’atleta più vincente al mondo.

 

La sua stessa voglia di battere record è un record. Valentina Vezzali quando mette la maschera e tira di fioretto è invincibile. Giovanna non è da meno, certamente, le sta sempre col fiato sul collo, sempre dietro, al secondo posto, sempre un monito e lo stesso stimolo per Valentina. Vezzali – Trillini, un duo diviso tra determinazione e fragilità.

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Due donne, due amiche, due terribili nemiche sulla pedana, sempre in bilico sulla lama della sfida eterna .Valentina la chiamano il Cobra, per la sua costante freddezza, velocità e lucidità nel colpire. Giovanna è esattamente il contrario. È a lei che va il contributo decisivo per le vittorie di squadra nel fioretto.

 

Perché è stata lei il collante dei vari Dream Team che si sono succeduti, lei quella che è riuscita a smussare gli angoli di tutte e a mettere i punti decisivi quando la situazione poteva sfuggire di mano, grazie alla sua calma e tranquillità che nascondevano, però, una feroce determinazione.

 

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